chi siamo
La Casa della Vita, nell’antico Egitto, era il luogo della Tradizione e della Ricerca, perché la Conoscenza è il continuo ricercare la dinamica della legge suprema del Lógos che regge e dirige i ritmi e le forme di ogni esistenza.
Tradizione è Vita, in quanto la Tradizione è tradere, tramandare ed è sempre viva; rappresenta il rapporto tra le radici, le foglie, i frutti e i semi, provenienti dal passato e destinati alla costruzione del futuro, i quali, piantati mediante il tradere, fioriscono nel presente e creano nuovi semi per il futuro.
La Tradizione non muore, può cambiare forma, farsi carsica, per poi riemergere, essere in parte visibile e in parte invisibile, in quanto si esprime anche con archetipi, simboli e miti.
Come scrive Carlo Rovelli: “I miti si nutrono di scienza e la scienza si nutre di miti”, cosicchè nel rapporto tra Tradizione e scienza non c’è conflitto, ma reciproco nutrimento.
Tradere è formato da trans e dare, dove trans significa sia oltre, sia attraverso.
La Tradizione, pertanto, tramanda, in quanto manda attraverso e manda oltre, motivo per il quale la Tradizione presuppone l’adesione a valori che riconoscono la realtà dell’Essenza spirituale.
Il contenuto della Tradizione, proprio perché è attraversante, ma anche conducente all’oltre, si rivela e si incarna nel tempo, ma non soggiace alle leggi del tempo.
Nel suo saggio “Testi e Simboli magici egiziani”, Boris de Rachewiltz, a proposito della Casa della Vita, scrive: “Gli scarsi elementi, desunti da testi di varie epoche che fanno riferimento alla “Casa della Vita”, ci consentono di avere una idea sufficientemente chiara dei suoi scopi e della sua organizzazione. Il nome stesso ne indica il fine fondamentale: la Vita. Un selezionato corpo di professionisti della magia elaborava, trascriveva e pronunciava le formule teurgiche destinate a mantenere vive e vitali le forze cosmiche proteggenti l’Egitto, quelle per mantenere vivo il nome del Faraone ed assicurare a questi la vittoria contro i nemici nello stesso modo che a Ra veniva assicurata la vittoria contro le forze delle tenebre quotidianamente in agguato. Tali testi erano tradizionalmente attribuiti ad ispirazione divina e in particolare Thot e Horo ne erano considerati i creatori e redattori originari. Nel Papiro Leyda 347, Horo è definito: «Signore delle Parole, di rango esaltato nella Casa della Vita, un creatore nella biblioteca».
L’elemento animatore della Casa della Vita è Osiride, il “Vivente”.
Un papiro del Museo del Cairo, che contiene la qualifica di “Casa della Vita”, mostra Osiride che risorge dal letto funebre, facendo così della Casa della Vita il luogo della resurrezione osiriaca, ossia della permanenza vitale del corpo di luce oltre la morte fisica.