LA MASSONERIA SPECULATIVA E IL PROBLEMA DELL’INIZIAZIONE VIRTUALE – PARTE III

Ott 13, 2025 | MASSONERIA

Saul Tonazot

Nessuna trattazione della questione qui esaminata può prescindere da un confronto approfondito con l’insegnamento di René Guénon, la cui opera rappresenta nell’epoca moderna la più rigorosa esposizione della dottrina tradizionale in materia di iniziazione. In Aperçus sur l’Initiation, Guénon ha enunciato un principio di importanza capitale: i riti godono di un’efficacia propria, indipendente da ciò che può pensare o sentire chi lo esegue o l’individuo stesso che vi partecipa; ma tale efficacia, per realizzarsi completamente in quest’ultimo, richiede da parte sua una cooperazione attiva, ossia l’attuazione di possibilità che l’iniziazione gli ha conferito in maniera solo virtuale.

Tale formulazione merita un’analisi puntuale. Guénon afferma anzitutto l’efficacia ex opere operato del rito iniziatico: il rito opera in virtù della sua natura stessa e dell’influenza spirituale che veicola, indipendentemente dalle disposizioni soggettive dell’officiante o del recipiendario. In questo senso, l’iniziazione massonica conferita secondo le forme ortodosse produce un effetto reale e permanente nell’iniziato, stabilendo un vincolo indissolubile con la catena iniziatica dell’Ordine.

Tuttavia – e questo è il punto fondamentale – affinché tale efficacia si realizzi completamente nell’individuo, risulta necessaria una “cooperazione attiva” da parte di quest’ultimo. Tale cooperazione consiste precisamente nell’attualizzazione delle possibilità virtuali conferite dall’iniziazione. Senza tale attualizzazione, l’iniziato rimane in una condizione che potremmo definire paradossale: egli possiede realmente qualcosa che tuttavia non possiede effettivamente, dispone di possibilità che non sono però realizzate.

V.2 La distinzione fra iniziazione virtuale e iniziazione effettiva

Guénon distingueva nettamente fra ciò che definiva “iniziazione virtuale” e “iniziazione effettiva”. La prima è conferita dal rito e costituisce un punto di partenza indispensabile; la seconda è il risultato del lavoro di attualizzazione e rappresenta la meta verso cui l’iniziato deve tendere. Tale distinzione non rappresenta una semplice finezza terminologica, ma corrisponde a una realtà oggettiva di ordine spirituale.

L’iniziazione virtuale può essere paragonata alla potenzialità che il seme contiene: in esso è realmente presente, in forma condensata e non sviluppata, l’albero futuro. Ma affinché l’albero si manifesti effettivamente, risultano necessarie condizioni appropriate: terreno fertile, acqua, luce solare, tempo. Analogamente, l’iniziazione conferisce realmente possibilità di ordine spirituale, tuttavia dette possibilità rimangono latenti se non vengono attualizzate mediante un lavoro metodico e perseverante.

È precisamente qui che si manifesta la differenza radicale tra i sacramenti della religione exoterica e l’iniziazione esoterica. I sacramenti, nella prospettiva teologica ortodossa, producono la grazia ex opere operato in modo definitivo e completo (salvis salvendis, naturalmente, le disposizioni del recipiendario per quanto concerne i frutti soggettivi). L’iniziazione, per contro, conferisce possibilità che devono poi essere realizzate mediante uno sforzo personale prolungato.

V.3 Il concetto di “influenza spirituale”

Nell’intento di comprendere adeguatamente in qual modo i metodi operativi di cui parliamo producano effetti di ordine propriamente iniziatico e non meramente psicologico, è necessario introdurre il concetto di “influenza spirituale”, che Guénon designava frequentemente con il termine arabo baraka. Tale influenza spirituale costituisce propriamente l’elemento che differenzia un’organizzazione iniziatica autentica da una semplice associazione profana, per quanto quest’ultima possa a sua volta fare uso di simboli o di rituali.

L’influenza spirituale costituisce, per così dire, una forza sottile di ordine non umano, la quale viene trasmessa mediante una catena ininterrotta che risale alle origini dell’Ordine iniziatico stesso. Nel caso della Massoneria, tale catena si estende attraverso i secoli, collegando ogni iniziato contemporaneo ai costruttori medievali e, per loro tramite, alle corporazioni artigiane dell’antichità e infine ai Misteri primordiali. È tale influenza spirituale che, trasmessa ritualmente durante la cerimonia di iniziazione, conferisce all’iniziato possibilità effettive di ordine “sovra-individuale”.

Ora, le pratiche di visualizzazione simbolica operano precisamente come metodi per attivare e canalizzare questa influenza spirituale. Esse non “creano” nulla di nuovo, ma permettono all’influenza ricevuta durante l’iniziazione di penetrare progressivamente tutti i livelli dell’essere individuale, producendo quella trasformazione interiore che costituisce la finalità stessa del percorso iniziatico.

VI. I segni dell’avanzamento e gli ostacoli sul sentiero

VI.1 I criteri di autenticità della realizzazione

Una delle questioni più delicate che si pongono a chi intraprenda un percorso di realizzazione spirituale mediante metodi operativi è quella dei criteri mediante i quali valutare il proprio avanzamento. In un dominio in cui l’autosuggestione e l’illusione sono sempre in agguato, risulta della massima importanza disporre di punti di riferimento “oggettivi” – nei limiti del possibile – che consentano di distinguere i progressi reali dalle pseudo-esperienze di carattere puramente psicologico.

I segni autentici di un progresso effettivo nella pratica della visualizzazione simbolica non consistono affatto in manifestazioni spettacolari o fenomeni paranormali. Al contrario, essi si manifestano primariamente mediante un miglioramento della qualità generale della coscienza nella vita quotidiana. Il primo e più sicuro indizio di un lavoro ben condotto è l’acquisizione di una maggiore stabilità mentale, di una capacità crescente di mantenere l’attenzione concentrata, di una progressiva pacificazione dell’agitazione psichica ordinaria.

Un secondo segno caratteristico è quello che potremmo definire come una comprensione spontanea dei simboli. L’iniziato che pratichi regolarmente la visualizzazione simbolica constata come simboli che prima gli apparivano oscuri o convenzionali comincino progressivamente a rivelargli in maniera spontanea significati profondi e connessioni inaspettate. Simile fenomeno non è il risultato di uno sforzo intellettuale di interpretazione, ma corrisponde piuttosto a una sorta di intuizione diretta che si produce quando il simbolo viene contemplato in stato di concentrazione profonda.

Un terzo segno, particolarmente significativo, si manifesta durante i lavori rituali collettivi in Loggia: l’iniziato che pratica regolarmente i metodi operativi individuali constata una maggiore presenza, una comprensione più profonda del significato dei gesti rituali, una partecipazione più intensa all’eggregora della Loggia. Il rituale, che prima poteva apparirgli come una sequenza di formule e di gesti da eseguire meccanicamente, si rivela progressivamente come un dramma sacro nel quale ogni elemento possiede un significato vivente e operativo.

VI.2 Ostacoli principali e loro rimedi

Il percorso della realizzazione iniziatica, per sua stessa natura, risulta disseminato di ostacoli che possono arrestare o deviare il cammino dell’iniziato. La conoscenza di tali ostacoli e delle modalità per superarli costituisce parte integrante della scienza operativa tradizionale.

Il primo e più comune di tali ostacoli è quello che potremmo designare come “immaginazione vagante” o “fantasticheria”. L’iniziato che tenti di praticare la visualizzazione simbolica constata frequentemente come, anziché mantenere l’attenzione concentrata sul simbolo prescelto, la sua mente produca una successione caotica di immagini, associazioni e pensieri estranei. Tale fenomeno appare perfettamente normale nelle fasi iniziali della pratica e non deve scoraggiare il praticante. Il rimedio consiste semplicemente nel ricondurre pazientemente l’attenzione al simbolo ogniqualvolta che si constati la distrazione, senza irritazione né scoraggiamento, con la pazienza del pastore che riconduce ripetutamente l’armento recalcitrante sulla retta via.

Un secondo ostacolo frequente consiste nella sonnolenza. Taluni iniziati che si applicano alla pratica della visualizzazione simbolica constatano che, dopo alcuni minuti di concentrazione, vengono invasi da una pesantezza irresistibile che li conduce al sonno. Tale fenomeno può originare da cause molteplici: può derivare da una fatica fisica effettiva, da un orario inappropriato scelto per la pratica (particolarmente se si pratica alla sera prima di coricarsi), o da una postura inadeguata (ad esempio se si pratica distesi). Il rimedio principale consiste nell’adottare una postura seduta stabile, nel praticare in un momento della giornata in cui si è sufficientemente riposati ma non soporati e nel mantenere gli occhi semiaperti piuttosto che completamente chiusi.

Un terzo ostacolo, più sottile ma non meno insidioso, è il dubbio. L’iniziato, abituato ai criteri di validazione propri della moderna mentalità profana, può venire assalito dal sospetto che stia “solamente immaginando”, che non vi sia alcuna realtà oggettiva nel proprio lavoro, che si tratti unicamente di auto-suggestione o di giochi psicologici privi di efficacia effettiva. Questo tarlo è particolarmente subdolo poiché può paralizzare la pratica stessa. Il rimedio consiste nel perseverare comunque, con fiducia nella trasmissione ricevuta e nella validità dei metodi tradizionali, essendo consapevoli che la realtà dell’operazione si manifesterà gradualmente mediante i segni che abbiamo precedentemente descritto.

VI.3 L’ostacolo più grave: l’inflazione dell’ego

Esiste tuttavia un ostacolo ben più grave rispetto a tutti quelli precedentemente menzionati, un ostacolo che può non solo arrestare il progresso ma addirittura produrre una deviazione perniciosa del percorso iniziatico: quello che si suole designare come “inflazione dell’ego” e che la terminologia tradizionale qualifica nei termini di “orgoglio spirituale”.

L’iniziato che pratichi con successo i metodi operativi e che cominci a constatare risultati effettivi può essere tentato di attribuire tali risultati alle proprie capacità personali, considerandosi “speciale” o “più avanzato” rispetto agli altri Fratelli e sviluppando così un senso di superiorità spirituale. Siffatta tentazione risulta tanto più pericolosa in quanto può mascherarsi sotto apparenze legittime: il praticante può persuadersi che sta semplicemente riconoscendo con obiettività i propri progressi, mentre in realtà sta nutrendo la più pericolosa delle illusioni.

L’orgoglio spirituale costituisce, secondo tutte le tradizioni autentiche, uno degli ostacoli più formidabili lungo il sentiero della realizzazione. San Benedetto lo annovera fra i primi dei vizi capitali; il Sufismo lo considera come il peccato stesso di Iblis (Satana); il Buddhismo lo identifica come una delle catene (samyojana) che vincolano l’essere al ciclo delle esistenze condizionate. La ragione profonda di tale gravità risiede nel fatto che l’orgoglio spirituale rappresenta un’appropriazione indebita: l’iniziato attribuisce a se stesso, alla propria individualità, ciò che in realtà appartiene propriamente all’influenza spirituale che opera attraverso di lui.

Il rimedio a simile ostacolo mortale è duplice. Da un lato, esso consiste nel ricordo costante dell’Obbligazione di umiltà assunta durante l’iniziazione, nella piena consapevolezza che ogni progresso, ogni comprensione, ogni realizzazione provengono ultimamente dal Grande Architetto dell’Universo e non dalla capacità dell’operatore individuale. Dall’altro lato, esso richiede il mantenimento del vincolo con la Loggia e con i Fratelli: l’iniziato che si isolasse, che cessasse di partecipare ai lavori collettivi considerandoli ormai “superati” o “inadeguati al suo livello”, manifesterebbe con ciò stesso la presenza dell’orgoglio spirituale e si priverebbe di quell’influenza stessa che rendeva efficaci le sue pratiche individuali.

segue

Silvano Danesi

Silvano Danesi

ISCRIVITI / NEWSLETTER

Iscriviti alla nostranewsletter

Resta aggiornato sugli ultimi articoli 

Ti sei iscritto con successo